Dopo una sentenza del Consiglio di Stato e le norme successivamente introdotte dalla legge “sblocca cantieri”, che impedivano alle Regioni di autorizzare gli impianti di riciclo rifiuti, molte autorizzazioni in scadenza o per nuove attività di riciclo erano praticamente bloccate, con evidenti pregiudizi per il raggiungimento degli obiettivi dell’economia circolare.
Ora, finalmente, è stato approvato l’emendamento in Commissione al Senato, al decreto legge sulle crisi aziendali, il quale chiarisce che, come prescrive la direttiva Ue, le Regioni, in mancanza di direttive specifiche da parte dell’Unione europea o di decreti nazionali, possano rilasciare autorizzazioni “caso per caso”, sulla base di ben definiti criteri.
Benché i controlli previsti sembrino essere farraginosi e di dubbia efficienza e auspichiamo possano essere rivisti e rimodellati, esprimiamo comunque soddisfazione per l’emendamento approvato che consentirà il recupero di una parte importante di materia e nello stesso tempo eviterà la necessità di ricorrere alle discariche o agli inceneritori.
E noi, in particolare, non possiamo che pensare anche al processo di riciclo Korec della vetroresina che, essendo del tutto innovativo, a livello mondiale, e dunque non previsto, né prevedibile, per ovvie ragioni, in decreti ministeriali risalenti al lontano 1998, non poteva che essere autorizzato con il “caso per caso”.
Un passo, una vittoria verso percorsi virtuosi e di transizione ad una vera economia circolare.